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2014
E venne dall’acqua, e venne dal sale
La penitenza dalla mano del mare
Il comandante avanza e niente si può fare
Vuole una morte, la vuole affrontare
E lì l’attendeva, dove il sole cala
Cala e non muore, e l’acqua non lo lava
E il demone lo duole, sui banchi d’acqua
Stregati di olio e petrolio
E il vento non alzava, e il mare imputridiva
Legati a un solo raggio, tutti presi in ostaggio
Avanzavamo lenti, senza ammutinamenti
E il comandante è pazzo, e avanza nel peccato
E il demone ch’è suo, adesso vuole mio
E brinda con il sangue all’odio ci convince,
Che se è sua la barca che vince, dev’essere la mia
E gli occhi non videro, non videro la luce
Non videro la messe, che altri non l’avesse
E il cielo fece nero, e urló la nube al cielo
E s’affamó d’abisso, che tutti ci prendesseChe io abbia due soldi, due soldi sopra gli occhi
Due soldi per l’onore, due monete in pegno
Per pagare il legno, la dura voga del traghettatore. -
i caratteri degli individui autodeterminati
# conoscono bene se stessi (punti di forza e debolezza, proprie preferenze e valori)
# valorizzano i propri punti di forza, i propri diritti, la loro responsabilità nel prendersi cura del proprio benessere
# sono capaci di pianificare (individuano obiettivi e azioni da compiere, anticipano risultati; sono creativi e riescono a formularsi rappresentazioni anticipate delle loro azioni)
# accettano rischi calcolati, sanno comunicare, individuano risorse e supporti, sanno negoziare, gestire conflitti e critiche, perseverare se necessario
# sono soliti comparare i risultati attesi a quelli ottenuti, sanno imparare dalle esperienze e prevedere nuove ipotesi -
Il pensiero terrificante
Quando vediamo delle cose, delle persone, abbiamo una prima reazione istintiva, improvvisa, senza censure. Che inevitabilmente viene poi modulata (e il più delle volte stravolta) dalle norme, dalle buone maniere, dal rispetto dell’altro. Sarebbe davvero interessante, per me, conoscere quei pensieri primordiali che balenano all’improvviso. Puliti, intatti, senza la minima manipolazione.
Il pensiero intimo, segreto, il dialogo interiore va oltre il “rispetto” dell’altro, va oltre le buone maniere e oltre le regole sociali che sono necessarie nelle relazioni. Il primo pensiero, quello che non viene espresso, rimane soltanto nostro.
Ecco, forse c’è un motivo per cui rimane non-detto. Ma, credo, conoscere questi pensieri-sensazioni sarebbe frutto di risate, tante, grandi risate… perché, in definitiva, è la maniera migliore per affrontare queste realtà terrificanti. -
Altitudes
Un coniglio, camminando nella foresta, vede un corvo appollaiato su un ramo a non fare nulla.
Si avvicina e gli fa: «E’ divertente stare seduti senza far niente?». «Certo, – risponde il corvo – prova anche tu». E cosi’ il coniglio si mette a sedere sotto lo stesso albero.
Improvvisamente, sopraggiunge una volpe e, senza pensarci un attimo, mangia il coniglio.Morale.
Per stare tutto il giorno seduti senza fare un cazzo, bisogna essere seduti molto, ma molto in alto. -
L’ultima di Del Piero
Il Capitano della Juventus Tiro, ciufff…gooool!
Una pennellata alla Pinturicchio, disegnata con cura, desiderata, concessa volutamente dal destino. Lo stadio trema, gli occhi del Capitano parlano. Oggi il gol “alla Del Piero” ha un sapore particolare, un mix tra gioia e tristezza. Il Capitano non esulta tanto, ha la faccia triste ed avvilita, nel momento in cui tutti sono euforici.
L’arbitro fischia! No, né per un rigore, né per un fallo, né per una punizione, solamente per un cambio chiamato dalla Juventus. Il display mostra il numero 10 (a fianco al 7). Per Alessandro Del Piero arrivato il momento di uscire dal campo dello Juventus Stadium con la maglia della sua Juve, questa volta per sempre.
Dolore, commozione generale, e nodo alla gola. Il Capitano saluta compagni ed avversari, si dirige prima al centro del campo per inchinarsi al suo pubblico, e poi esce dal rettangolo verde, abbraccia l’amico Buffon, come un ideale passaggio di consegne e si siede in panchina. Si rialza per andare a salutare i suoi tifosi da vicino, si commuove e poi sorride. Sugli spalti si canta “C’è solo un capitano” con le lacrime che rigano il viso e non vogliono smettere di scendere.
La partita finisce, ora c’è la consegna sello scudetto, inizia la festa. Del Piero viene chiamato per ultimo, corre sulla passerella rossa, e va sul punto più alto del palchetto della premiazione. E’ pronto per alzare la coppa, l’ultima in bianconero. La prende, la bacia, e con forza la alza così in alto tanto da arrivare quasi a toccare il cielo. I coriandoli scendono, le lacrime si mischiano ai sorrisi.
Il Capitano sorridente che alza l’ennesimo trofeo, non poteva che finire con questa meravigliosa fotografia, la sua storia d’amore con la Juventus.Roberta Zambiachi
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Psychologist’s Creed
Quando ti ho chiesto di ascoltarmi
e tu hai cominciato a darmi consigli
non hai fatto ciò che ti ho chiesto.
Quando ti ho chiesto di ascoltarmi
e tu hai cominciato a dirmi perché non avrei dovuto sentirmi in quel modo,
tu hai calpestato i miei sentimenti.
Quando ti ho chiesto di ascoltarmi
e tu hai sentito di dover fare qualcosa per risolvere i miei problemi,
per quanto strano possa sembrarti, hai sbagliato.
Ascolta! Tutto ciò che chiedo è che tu ascolti:
non parlare o fare, semplicemente ascoltami.
I consigli costano poco, con dieci centesimi hai Dear Abby e Billy Graham insieme
nello stesso giornale,
e posso farlo da solo, non ho bisogno di aiuto.
Quando fai per me cose che posso e desidero fare da solo, tu aumenti le mie paure
e le mie debolezze.
Ma, se accetti come un semplice dato di fatto che io provo ciò che provo,
non importa quanto irrazionale sia, allora io posso lasciarmi convincere da te e provare
a capire cosa c’è dietro i miei pensieri irrazionali.
E quando questo è chiaro, la risposta è evidente e non ho bisogno di consigli.
I sentimenti irrazionali hanno un senso quando capiamo cosa c’è dietro.
Forse è per questo che qualche volta, con certe persone, anche la preghiera funziona,
perché Dio è muto, non dà consigli e non cerca di stabilire gli eventi.
Egli semplicemente ascolta e ci lascia lavorare da soli per noi stessi.
Quindi, per piacere, stammi a sentire e semplicemente ascoltami. E se vuoi parlare
aspetta un minuto, quando toccherà a te;
e io ti ascolterò.Ascoltare, Social work with groups newsletter.
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No black scorpion is falling upon this table
It may turn out in the long run that my book Verbal Behavior is more important than the experimental work. I started working on it when I was in the Society of Fellows at Harvard. I had an argument with Alfred North Whitehead, the great philosopher. He said, “Well your behaviorism works except with verbal behavior. How can you explain my sitting here saying something like, ‘No black scorpion is falling upon this table’?” The next morning I got up and started to write Verbal Behavior. That was about 1934 and it was published in 1957, so it took me a good quarter of a century.
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facial features and stereotypes
Chi ha un aspetto che suggerisce un’impressione falsa non necessariamente cerca di ingannare gli altri: una mantide religiosa mimetizzata in un modo da somigliare a una foglia non mente, come non mente un uomo la cui fronte alta fa sospettare un’intelligenza maggiore di quella che ha.
È interessante cercare di individuare la base di questi stereotipi. Presumibilmente la fronte alta viene considerata erroneamente come indice della grandezza del cervello, così come lo stereotipo secondo cui le labbra sottili denotano crudeltà si basa sull’osservazione esatta che le labbra in effetti si stringono nella collera. L’errore sta nel fatto di utilizzare l’indizio di uno stato emotivo transitorio per giudicare un tratto permanente di personalità.
Un tale giudizio suppone che le persone dalle labbra sottili abbiano questo aspetto perché stringono continuamente le labbra per la rabbia; ma le labbra sottili possono essere un carattere ereditario permanente.
Lo stereotipo secondo cui le labbra tumide indicherebbero sensualità nasce da un analogo errore logico: dall’osservazione esatta che le labbra si gonfiano per l’afflusso di sangue durante l’eccitazione sessuale, si ricava il giudizio sbagliato circa un tratto permanente della personalità. Anche in questo caso, la forma delle labbra può essere un carattere ereditario fissato una volta per tutte.
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Regole per DEmotivare
Non fornire una visione ampia sul futuro e sugli obiettivi
Obiettivi privi di interesse e sfida, obiettivi ripetitivi
Dimensione di equità: un sistema in cui la dimensione di ingiustizia è percepita come eccessiva
Mancanza di riconoscimento: giudizio negativo sulla persona e non sulla performance
Non valorizzare le differenze e scoraggiare i rapporti creativi
Confrontarsi con problemi nuovi dando risposte vecchie
Trionfo del fare sul pensare
Utilizzo autorità pragmatica
Valorizzare solo la razionalità e non l’emozione