Sono arrivato al limite: Milano, lavoro, vita… non ne posso più
byu/Ice_Advisor inItaliaCareerAdvice
Categoria: Varie
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Perché i gatti hanno i “gommini”? (E perché dovresti esserne ossessionat*)
I gatti sono creature perfette, su questo non ci piove. Ma tra tutte le loro meravigliose caratteristiche – la camminata elegante, lo sguardo di superiorità naturale, la capacità di farsi adorare senza muovere un baffo – c’è un dettaglio che conquista chiunque: i gommini, meglio noti come toe beans. Questi piccoli cuscinetti morbidi sulle zampe non sono solo la cosa più adorabile che Madre Natura abbia mai progettato, ma sono anche un capolavoro di ingegneria evolutiva.
L’evoluzione dei gommini: una questione di sopravvivenza
I gommini non sono un’esclusiva dei gatti. Anche cani, lupi, orsi e lontre – tutti membri dell’ordine Carnivora – li sfoggiano con fierezza. Si sono evoluti circa 50 milioni di anni fa e non sono rimasti per puro vezzo estetico: esistono perché rendono questi animali più agili, efficienti e pronti a conquistare il mondo (o almeno il divano di casa).
Perché i gatti non possono vivere senza i loro gommini
1. Sono ammortizzatori naturali
Hai mai visto un gatto lanciarsi nel vuoto con la sicurezza di chi sa di avere un piano perfetto? Merito dei gommini. Funzionano come shock absorber naturali, attutendo gli impatti e riducendo il rischio di infortuni. Sono fatti di tessuto adiposo e collagene, materiali perfetti per assorbire l’energia di un atterraggio da parkour felino.
2. Offrono grip e stabilità
Senza gommini, i gatti scivolerebbero come Bambi sul ghiaccio. Questi cuscinetti forniscono trazione, permettendo loro di muoversi con precisione e agilità anche sulle superfici più scivolose. Inoltre, sono ipersensibili: percepiscono minime variazioni di temperatura e consistenza, una caratteristica fondamentale per i cacciatori silenziosi.
3. Servono per sudare (sì, hai letto bene)
I gommini sono uno dei pochi punti del corpo del gatto dove si trovano ghiandole sudoripare. Se noti piccole impronte umide mentre il tuo micio passeggia sul pavimento, è perché sta sudando. Questo fenomeno avviene soprattutto in situazioni di stress o ansia, quindi se i suoi gommini lasciano tracce sospette, forse è il caso di offrirgli una coccola extra.
4. Sono un indicatore di salute
Oltre a essere irresistibili, i gommini sono anche una finestra sulla salute del tuo gatto. Il loro colore è determinato dalla melanina: gatti con pelo scuro avranno gommini neri o marroni, mentre quelli chiari li avranno rosa. Ma attenzione: cambiamenti di colore, gonfiore o eccessiva secchezza potrebbero essere segnali di problemi di salute. Se noti qualcosa di strano, meglio farlo controllare da un veterinario.
Curiosità feline sui gommini
- Sono così efficienti che gli scienziati li hanno studiati per creare scarpe da paracadutisti. Sì, hai capito bene: l’elasticità dei cuscinetti felini ha ispirato nuovi design per suole che riducono l’impatto durante gli atterraggi da grandi altezze. Se i gatti sapessero leggere, probabilmente ne andrebbero molto fieri.
- Ogni gatto ha un’impronta unica. Esattamente come le nostre impronte digitali, i pattern dei gommini sono irripetibili e distintivi. Se la polizia felina esistesse, saprebbe sempre chi ha lasciato quella misteriosa zampata sul tavolo della cucina.
Conclusione: veneriamo i gommini
Possiamo ammetterlo senza vergogna: i gommini sono una delle cose più perfette e ingegneristicamente avanzate della natura. Sono belli, morbidi, funzionali e fondamentali per la sopravvivenza dei gatti. Quindi, la prossima volta che ne vedrai un paio, concediti il lusso di ammirarli a dovere. Il tuo gatto fingerà di non capirti, ma dentro di sé saprà che hai colto l’essenza della verità.
🐾 Lunga vita ai gommini!
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Multi Dimensional awakening
Il tempo non esiste, esistono gli orologi!
Gli orologi ti convincono che il tempo sia una costruzione dell’immaginazione umana! Ma pensi davvero che lo spazio abbia un tempo? O credi piuttosto che nello spazio esistano cicli?
Il risveglio multidimensionale
Il concetto di tempo come linea retta che scorre da un momento all’altro limita il potere della coscienza e della creazione. Impone alla mente una condizione di rigidità, facendole credere di essere soggetta a una forza immutabile, inaccessibile, inevitabile. Eppure, la coscienza è il principio fondamentale della creazione. Il tempo non è altro che una sua caratteristica, e si manifesta nei parametri della consapevolezza.
Quando si sperimenta la realtà senza tempo – attraverso stati alterati di coscienza, esperienze di pre-morte, intuizioni mistiche o illuminazioni che rivelano l’unità del tutto – si accede a una dimensione più ampia, dove ogni essere è connesso e l’esistenza diventa infinita. I limiti imposti dal tempo nella realtà tridimensionale vengono superati da un ordine superiore. Il tempo non è più percepito come una risorsa che si consuma e svanisce, ma come un’energia eterna, ciclica, che non si perde mai. Non potrai più pensare al tempo come a una merce di consumo, come un calendario in cui i giorni passano e svaniscono per sempre.
L’illusione di poter ridurre la realtà a una sequenza lineare è un inganno della mente. In verità, sei sempre immerso nell’intero flusso dell’esistenza, e il tempo non è il padrone della realtà: è solo un’espressione della coscienza all’interno di questo sistema dimensionale. In una realtà multidimensionale, il tempo non ha la stessa rigidità: è solo il riflesso della consapevolezza dello spirito e della sua scelta di espandersi dentro una determinata esperienza.
Essere un essere multidimensionale significa esistere in un diverso paradigma spazio-temporale, un quadro eterno, un regno senza tempo, o addirittura essere padrone del tempo, invece di esserne soggetto. Concetti del genere sono difficili da afferrare con la sola mente razionale: finché non si sperimenta la multidimensionalità, non è possibile comprenderne la vera essenza.
Nel momento che chiami adesso, la tua mente separa gli eventi, le memorie e le aspettative per costruire una prospettiva della realtà. Ma puoi sempre rivivere, ridefinire e reinterpretare gli eventi, ottenendo una nuova visione di ciò che hai vissuto.
Ci sono aspetti della tua vita che vuoi comprendere meglio, e così, in questa dimensione di spazio e tempo, concentri la tua energia. Ciò che ancora non conosci ma desideri sperimentare si manifesta attraverso il desiderio, l’emozione e l’intenzione: ed è questo che dà forma alla linea temporale. Il tempo non è altro che un’intersezione tra esperienza ed emozione. L’energia della coscienza si espande attraverso questa interazione, permettendo una crescita e un approfondimento della consapevolezza.
Il tempo sta accelerando?
Ti sei mai chiesto perché il tempo sembra scorrere più velocemente? È una sensazione diffusa: le giornate sembrano più brevi, i mesi passano in un soffio. Ma è davvero il tempo a scorrere più veloce? Se il tempo fosse un’entità fissa e oggettiva, indipendente dalla nostra percezione, non potrebbe accelerare. Eppure, la nostra esperienza suggerisce il contrario.
Il motivo sta nel cambiamento. Il tempo, per come lo concepiamo, è legato al mutamento delle cose: ogni cosa nasce, cresce, invecchia e muore. Questo è il principio fondamentale della trasformazione. E se il cambiamento diventa più intenso e concentrato, il tempo sembra accelerare.
Forse, il mondo sta cambiando più rapidamente rispetto al passato? E nei prossimi momenti cambierà ancora più velocemente, dando l’impressione che il tempo corra sempre di più?
Le menti capaci di percepire oltre la realtà ordinaria – quelle che chiamiamo psichiche – riescono a vedere al di là delle barriere temporali, cogliendo eventi futuri come possibilità già esistenti. Questi stati di coscienza si manifestano accedendo ad altre dimensioni, dove il tempo non ha lo stesso significato che ha per noi.
Essere multidimensionali significa andare oltre i limiti imposti dal tempo, attraversare il velo dell’illusione e liberarsi dall’accordo collettivo che ci lega a questa percezione lineare del tempo.
L’unità e l’eternità
Nel momento in cui si supera questa illusione, si accede a un’esperienza senza tempo, dove il qui e ora è tutto, e tutto è connesso. Questa è la consapevolezza mistica: comprendere che ogni cosa è già realizzata, che il passato e il futuro sono solo manifestazioni della coscienza in divenire.
Non serve più muoversi in avanti per raggiungere qualcosa: la pace e la pienezza sono già qui, nel presente. Meditazione, creazione, desiderio, emozione, attesa, gioia, estasi, divinità – tutto converge nella consapevolezza dell’unità.
Aprirsi alla coscienza multidimensionale significa accedere a una realtà in cui il tempo non è più una gabbia, ma un flusso infinito di possibilità. Oltre il velo della percezione ordinaria, si trova un universo di pace, amore e abbondanza illimitata, in contrasto con la prospettiva limitata del mondo tridimensionale fatto di caos e confusione.
La mente condizionata dal tempo crede che dolore, errore e incertezza siano realtà insormontabili. Ma l’anima multidimensionale sa che questi sono solo ostacoli temporanei, esperienze necessarie per ricordare la saggezza delle dimensioni superiori.
Ogni scelta che hai fatto ti ha portato fin qui, a questo momento. E ora, mentre la manifestazione di una nuova realtà si avvicina, sei chiamato a diventare l’essere che hai sempre saputo di essere, fin dall’inizio.
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Le abbreviazioni “e.g.” e “i.e.” in inglese
La differenza che intercorre tra e.g., e i.e., (sempre seguiti da virgola) è molto sottile, tanto che alcune volte sono scambiati nel loro uso, in inglese.
E.g., è l’abbreviazione per example given, o, meglio, exempli gratia. Viene usato per introdurre una lista di esempi e sottintende l’etc… (che sta per et cetera, ovvero le cose rimanenti) alla fine, che quindi risulta ridondante se aggiunto. In italiano può essere reso con “ad esempio”.
I.e., è l’abbreviazione di id est, ovvero that is in inglese e “cioè” in italiano. Viene usato per specificare quello di cui si parla.
E’ probabile che nell’uso di queste due abbreviazioni su questo blog, pur conoscendone il significato, possa commettere qualche errore, confondendoli (o meglio, abusando di e.g., e dimenticando i.e., quando “necessario”).
Quante cose si imparano scrivendo una tesi di laurea.
Grazie Manuel!
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Altitudes
Un coniglio, camminando nella foresta, vede un corvo appollaiato su un ramo a non fare nulla.
Si avvicina e gli fa: «E’ divertente stare seduti senza far niente?». «Certo, – risponde il corvo – prova anche tu». E cosi’ il coniglio si mette a sedere sotto lo stesso albero.
Improvvisamente, sopraggiunge una volpe e, senza pensarci un attimo, mangia il coniglio.Morale.
Per stare tutto il giorno seduti senza fare un cazzo, bisogna essere seduti molto, ma molto in alto. -
Lettera di Valerie – V per Vendetta
So che non posso in nessun modo convincerti che questo non è uno dei loro trucchi, ma non mi interessa. Io sono io.
Mi chiamo Valerie. Non credo che vivrò ancora a lungo e volevo raccontare a qualcuno la mia vita. Questa è l’unica autobiografia che scriverò e … Dio… mi tocca scriverla sulla carta igienica.
Sono nata a Nottingham nel 1985. Non ricordo molto dei miei primi anni, ma ricordo la pioggia.
Mia nonna aveva una fattoria a Totalbrook e mi diceva sempre che “Dio è nella pioggia”.
Superai l’esame di terza media ed entrai al liceo femminile. Fu a scuola che incontrai la mia prima ragazza: si chiamava Sara. Furono i suoi polsi… erano bellissimi. Pensavo che ci saremmo amate per sempre. Ricordo che il nostro insegnante ci disse che era una fase adolescenziale, che sarebbe passata crescendo. Per Sara fu così, per me no.
Nel 2002 mi innamorai di Christina. Quell’anno confessai la verità ai miei genitori. Non avrei potuto farlo senza Chris che mi teneva la mano. Mio padre ascoltava ma non mi guardava. Mi disse di andarmene e di non tornare mai più. Mia madre non disse niente, ma io avevo detto solo la verità, ero stata così egoista? Noi svendiamo la nostra onestà molto facilmente, ma in realtà è l’unica cosa che abbiamo, è il nostro ultimo piccolo spazio… All’interno di quel centimetro siamo liberi.
Avevo sempre saputo cosa fare nella vita, e nel 2015 recitai nel mio primo film: “Le pianure di sale”. Fu il ruolo più importante della mia vita, non per la mia carriera ma perché fu lì che incontrai Ruth. La prima volta che ci baciammo, capii che non avrei mai più voluto baciare altre labbra al di fuori delle sue.
Andammo a vivere insieme in un appartamentino a Londra. Lei coltivava le Scarlett Carson per me nel vaso sulla finestra e la nostra casa profumava sempre di rose. Furono gli anni più belli della mia vita.
Ma la guerra in America divorò quasi tutto e alla fine arrivò a Londra.
A quel punto non ci furono più rose… per nessuno.
Ricordo come cominciò a cambiare il significato delle parole. Parole poco comuni come “fiancheggiatore” e “risanamento” divennero spaventose, mentre cose come “Fuoco Norreno” e “Gli articoli della fedeltà” divennero potenti. Ricordo come “diverso” diventò“pericoloso”. Ancora non capisco perché ci odiano così tanto.
Presero Ruth mentre faceva la spesa. Non ho mai pianto tanto in vita mia. Non passò molto tempo prima che venissero a prendere anche me.
Sembra strano che la mia vita debba finire in un posto così orribile, ma per tre anni ho avuto le rose e non ho chiesto scusa a nessuno.
Morirò qui… tutto di me finirà… tutto… tranne quell’ultimo centimetro… un centimetro… è piccolo, ed è fragile, ma è l’unica cosa al mondo che valga la pena di avere.
Non dobbiamo mai perderlo, o svenderlo, non dobbiamo permettere che ce lo rubino… Spero che chiunque tu sia, almeno tu, possa fuggire da questo posto; spero che il mondo cambi e le cose vadano meglio ma quello che spero più di ogni altra cosa è che tu capisca cosa intendo quando dico che anche se non ti conosco, anche se non ti conoscerò mai, anche se non riderò, e non piangerò con te, e non ti bacerò, mai… io ti amo, dal più profondo del cuore… Io ti amo.
– Valerie.