
Tiro, ciufff…gooool!
Una pennellata alla Pinturicchio, disegnata con cura, desiderata, concessa volutamente dal destino. Lo stadio trema, gli occhi del Capitano parlano. Oggi il gol “alla Del Piero” ha un sapore particolare, un mix tra gioia e tristezza. Il Capitano non esulta tanto, ha la faccia triste ed avvilita, nel momento in cui tutti sono euforici.
L’arbitro fischia! No, né per un rigore, né per un fallo, né per una punizione, solamente per un cambio chiamato dalla Juventus. Il display mostra il numero 10 (a fianco al 7). Per Alessandro Del Piero arrivato il momento di uscire dal campo dello Juventus Stadium con la maglia della sua Juve, questa volta per sempre.
Dolore, commozione generale, e nodo alla gola. Il Capitano saluta compagni ed avversari, si dirige prima al centro del campo per inchinarsi al suo pubblico, e poi esce dal rettangolo verde, abbraccia l’amico Buffon, come un ideale passaggio di consegne e si siede in panchina. Si rialza per andare a salutare i suoi tifosi da vicino, si commuove e poi sorride. Sugli spalti si canta “C’è solo un capitano” con le lacrime che rigano il viso e non vogliono smettere di scendere.
La partita finisce, ora c’è la consegna sello scudetto, inizia la festa. Del Piero viene chiamato per ultimo, corre sulla passerella rossa, e va sul punto più alto del palchetto della premiazione. E’ pronto per alzare la coppa, l’ultima in bianconero. La prende, la bacia, e con forza la alza così in alto tanto da arrivare quasi a toccare il cielo. I coriandoli scendono, le lacrime si mischiano ai sorrisi.
Il Capitano sorridente che alza l’ennesimo trofeo, non poteva che finire con questa meravigliosa fotografia, la sua storia d’amore con la Juventus.
Roberta Zambiachi